WHEN THINGS DON’T MEET YOUR EXPECTATIONS: LEARNING TO FAIL

“You didn’t work hard enough”, how many times have you said this to yourself?

While you may be able to trick yourself from thinking you can do anything and everything anytime, chances are, there will always be a moment or more in your life where things don’t meet your expectations.

When we experience failure, we can feel it in our guts as a dreadful situation where our self-love and confidence may take a serious hit, bringing feelings of sadness, embarassment and disappointment.

We are so driven by a toxic will to be the first to arrive, that we are no longer able to move at our own pace and recognize the value of not making it.

Truth is that failing is actually unavoidable, and should not be frowned on too harshly, but rather embraced as a learning potential that is an entangled part of our life path and evolution. Failure is not a step backward, it’s a steppingstone to bounce back better than before, as overcoming the fear of failure is the first step to learn to move out of our comfort zone.

However hard it may seem to move on, wherever you are right now is a place of no right or wrong. A place to heal from, to love yourself and learn to be better. Rather than spinning away from it and dig in in defeat, try travelling inside it, trusting the rough patch you're getting through and allowing yourself to ache with contractions before rebirth.

Within the core of hard times, there are bridges that connects you with your true self and with others. As the veil parts and your perception is becoming cleansed from shaky, chaotic and groundless thoughts, invite yourself to cross these bridges, welcoming love in any form it may appear, being grateful and seeking refuge. Today may not be the day where answers will come, but what a day to let your feelings open to the vastness of questions.

Meet the Author

Founder of Dvendae, Isabella Giomi has always been moved by a constant need to get in touch with beauty by different means of communication, from photography to copywriting, passing through visual planning. Working within the digital marketing industry, after experiencing a workplace burnout, she set on an ongoing journey that led her to dive deeply into her shadow self, developing a continuous and growing interest in the uncovering of inner human potential.

ITALIANO

“Non hai fatto abbastanza”, quante volte te lo sei detto?

Per quanto tu riesca talvolta a ingannarti, pensando di poter fare qualsiasi cosa in qualsiasi momento e al meglio delle tue possibilità, ci sono sempre periodi nella tua vita in cui l’andamento delle cose non soddisfa le tue aspettative.

Quando sperimentiamo il fallimento, lo viviamo nel profondo come una situazione critica, in cui il nostro amor proprio e la fiducia in noi stessi possono subire un duro colpo, portandoci a navigare intensi sentimenti di tristezza, imbarazzo e delusione.

È così che, preda dei condizionamenti di una società performativa che ci vuole sempre un passo avanti a tutti gli altri, finiamo per lasciarci guidare dalla mentalità tossica del voler essere i primi ad arrivare. Non siamo più in grado di muoverci al nostro ritmo, di rispettarlo, e di riconoscere il diritto e il valore, talvolta, di non farcela.

La verità, infatti, è che il fallimento è effettivamente inevitabile e non dovrebbe essere disapprovato troppo duramente, ma piuttosto accolto come una preziosa opportunità di apprendimento, che rappresenta una parte fondamentale del nostro percorso di vita e della nostra evoluzione. Il primo passo per essere felici, è nell'imparare a fare del fallimento, e dell’amarezza che ne consegue, un punto di partenza, e non un luogo da evitare. Il fallimento non è un passo indietro, ma anzi un trampolino di lancio per iniziare un cammino significativo verso la versione migliore di noi stessi. Superare la paura del fallimento è il primo passo per imparare a uscire dalla nostra zona di comfort, sederci con le nostre ombre, e varcare la soglia della crescita personale.

Per quanto spesso possa sembrare difficile rialzarsi dopo una caduta, il suolo su cui sei atterrato è un luogo in cui non esiste giusto o sbagliato. Un luogo in cui imparare a osservare, a restare in ascolto e a essere gentile con te stesso. Invece di allontanarti da lì e trincerarti nella sconfitta, prova a camminare lungo la sua superficie, esplorane i confini, aprendoti con fiducia al processo che stai attraversando, e permettendoti di vivere la tristezza come nient’altro che una contrazione di dolore che precede la tua rinascita.

È nell’oscurità che germogliano i semi, e allo stesso modo, nel vivo dei tuoi momenti più bui, ci sono ponti che ti collegano con la trasformazione. Lascia che la mente si apra a questa visione, che la tua percezione si liberi da pensieri caotici e senza fondamento, e invita te stesso ad attraversare questi ponti, accogliendo l’amore in qualsiasi forma possa apparire, con gratitudine. Oggi potrebbe non essere il giorno in cui arriveranno le risposte, ma è il giorno migliore per lasciare che i tuoi sentimenti si aprano alla vastità delle domande.

Sull’Autore

Founder di Dvendae, Isabella Giomi è sempre stata mossa da un costante bisogno di entrare in contatto con la bellezza attraverso diversi mezzi di comunicazione, dalla fotografia al copywriting, passando per il visual planning. Lavorando nel settore del marketing digitale, dopo aver sperimentato un burnout lavorativo, ha intrapreso un viaggio continuo che l'ha portata a immergersi profondamente nelle sue ombre, sviluppando un interesse continuo e crescente per lo sviluppo del potenziale innato di ogni essere umano.

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